La piaga dei rifiuti abbandonati dei boschi è sotto gli occhi di tutti, non passano inosservati i cumuli più o meno grandi di rifiuti che incivili abbandonano lungo le strade e ai margini dei boschi.

Il problema ha radici profonde e di non facile soluzione; da un lato il Parco Agricolo Nord Est ha intensificato l’azione di vigilanza e repressione sull’abbandono dei rifiuti grazie all’opera delle Guardie Ecologiche Volontarie, in stretta collaborazione con le Polizie Locali.

Dall’altro il Parco ha anche destinato circa 10.000 euro, per un’azione diretta di raccolta e smaltimento dei rifiuti abbandonati lungo la rete sentieristica, che ricordiamo ammonta a quasi 100 km.

Attraverso una convenzione sottoscritta con CEM Ambiente, il Parco ha raccolto e smaltito nel corso del 2018 circa 23 tonnellate di rifiuti.

Per il Presidente del Parco Silvano Brambilla “L’azione diretta svolta dal Parco, in sintonia e su mandato dei propri comuni, ha solo intaccato il problema, in quanto dove raccogliamo purtroppo il giorno dopo si ripresenta il problema. Si tratta di un atteggiamento di inciviltà e maleducazione, prima ancora che un atto illegale”.

Quando qualcuno getta ad esempio un frigo o un materasso nel bosco, oltre a commettere un illecito e un danno ambientale, determina anche un aggravio di costi per la pubblica amministrazione. Denaro che invece potrebbe essere investito in altri interventi di miglioria ambientale.