Il Parco ha sempre contribuito all’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio.

Il Parco si occupa prevalentemente del recupero e della conservazione ambientale, della lotta alle specie infestanti, della rete sentieristica e del miglioramento della segnaletica.

La manutenzione ordinaria di alcuni sentieri è gestita tramite convenzioni con i gruppi volontari di Protezione Civile, i lavori piu’ specificatamente legati al miglioramento ambientale e naturalistico sono affidati, tramite appalti, a professionisti e ditte private.

02/02/2023 – CONCLUSIONE DEI LAVORI DI MIGLIORAMENTO ECOLOGICO AD ORNAGO

Si sono conclusi i lavori del progetto “Rinaturalizzazione bosco di conifere in Comune di Ornago” sviluppati nell’ambito del più grande contenitore del progetto “Natura Vagante” cofinanziato da Fondazione Cariplo sul bando Capitale Naturale 2018.

I lavori hanno interessato il complesso boscato localmente noto come ex sanatroio di Ornago, un’ampia superficie di proprietà dell’ASST Vimercate, oggi nella disponibilità al PLIS P.A.N.E. in virtù di una convenzione siglata tra le parti finalizzata proprio alla riqualificazione naturalistica del bosco di conifere.

Nel complesso si è inteso rafforzare ecologicamente una tessera importante di mosaico del corridoio ecologico che, in connessione con l’area umida pubblica delle Foppe di Cavenago, determinerà un bacino sorgente di naturalità da cui specie autoctone potranno diffondersi verso le aree contermini.

L’intervento si è mosso su due linee principali di gestione forestale: una più legata alle necessità della sicurezza dei luoghi, pertanto si è preso in considerazione il fattore sicurezza statica delle piante presenti e la gestione delle specie vegetali alloctone invasive, e si è concentrata in prossimità della viabilità carrabile e pedonale interna ed adiacente al perimetro dell’area.

Altra linea di azione è quella più legata al recupero naturalistico sia delle aree boscate che delle aree aperte attualmente invase da cespugli, lianose, specie alloctone. Si sono ad asportare le conifere in stato di deperimento o già morte, salvaguardando una significativa quantità di materiale morto in piedi per finalità faunistiche. Nelle aree aperte, ripulite dai rovi, si sono messe a dimora 30 piante di latifoglie autoctone a “pronto effetto” (circonferenza 12-14 cm).

23/01/2023 – CONCLUSIONE DEI LAVORI DI MIGLIORAMENTO ECOLOGICO A BELLUSCO

Con la fine di dicembre 2022 si sono conclusi i lavori del progetto di “Miglioramento ecologico di aree agricole lungo il Rio Vallone” in comune di Bellusco, finanziati da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Natura Vagante (“naturalità del territorio agrosilvopastorale per una rete ecologica integrata”).

Il progetto ha visto l’acquisizione da parte di PLIS Pane di oltre 2 ettari di superfici agricole lungo le sponde del Rio Vallone, gestite prevalentemente a seminativo, e la loro conversione a nuove superfici boscate (circa 4000 mq) e habitat prativi stabili ripristinati con fiorume autoctono (circa 1,5 ettari di arrenatereto), con siepi e filari disposti secondo la morfologia del suolo e dei mappali.

Obiettivo del progetto era quello di potenziare la naturalità e la funzione ecologica e paesaggistica delle aree agricole lungo il Rio Vallone secondo modalità che favorissero il coinvolgimento delle realtà agricole locali, sia nell’esecuzione delle opere che nelle future manutenzioni. Il progetto rappresenta quindi una prova pratica di agricoltura praticata in chiave di servizio ecosistemico.

Alberi ed arbusti in attesa della messa a dimora

Per questo motivo la preponderanza nel progetto degli spazi prativi: la scomparsa di habitat prativi stabili rappresenta in questo momento una delle maggiori emergenze ecologiche della pianura lombarda, e la disponibilità di foraggio rappresenta un grave fattore limitante per l’agricoltura lombarda alle prese con i cambiamenti climatici. I nuovi prati stabili sono stati realizzati attraverso la semina di fiorumi provenienti da prati nativi locali (tipo arrenatereti). La valorizzazione e diffusione della filiera del fiorume nativo rappresenta una forma di pagamento ecosistemico che potrà andare a vantaggio della qualità ecologica del territorio e delle aziende agricole locali. Inoltre, sui mappali lunghi e stretti (difficilmente utilizzabili in altro modo) sono state impiantati filari di specie con duplice interesse, ecologico ed agrario, che saranno in futuro oggetto di convenzione tra Parco e agricoltori locali per la gestione in chiave ecosistemica e sociale. Lo schema utilizzato è quello dell’agroforestazione: con filari di piante intervallati da strisce di prato stabile facilmente sfalciabile o pascolabile, senza quindi sottrazione di superfici potenzialmente foraggicole.

In totale sono stati impiantate 740 piantine, di cui 480 per la costituzione degli habitat boschivi e le restanti per la creazione delle siepi e filari di interesse ecologico-agrario. Le specie utilizzate per le aree boscate sono state: Quercus robur, Quercus petrea, Carpinu betulus, Alnus glutinosa, Acer campestre, Prunus avium, Corylus avellana, Cornus sanguinea, Cornus mas, Ligustrum vulgare, Crataegus monogyna, Viburnum opulus, Rhamnus cathartica, Euonimus europeus. Le specie utilizzate per le siepi e filari di interesse ecologico-agrario sono: Sambucus nigra, Rubus idaeus, Ribes rubrum, Prunus spinosa, Coriylus avellana, Morus alba, Prunus avium, Malus silvestris, Punica granatum, Ficus carica, Mespylus germanica, Ziziphus jujuba.

La conclusione di questo intervento, che ha già visto il coinvolgimento delle aziende agricole sia nella fase di stesura del progetto che di realizzazione dell’intervento, non rappresenta una fine, ma bensì un inizio: ora infatti il Parco avvierà la fase di ingaggio delle aziende agricole per la futura gestione e conduzione delle aree.

Tavola di progetto
NATURA VAGANTE
naturalità del territorio agrosilvopastorale per una rete ecologica integrata
azione 1 – intervento 05-P2
ideato nell’ambito del LIFE IP GESTIRE 2020 – cofinanziato da Fondazione Cariplo su bando Capitale Naturale 2018