Rondine comune (Hirundo rustica). Fonte foto: pixabay.com/it/users/5892437

Se avessimo la fortuna di ospitare un nido di questa specie nel nostro ambiente familiare, la coppia da sola potrebbe eliminare circa 1.700 mosche e zanzare al giorno.
Non esiste insetticida più efficace ed ecologico


La rondine è un uccello che tutti conoscono, ma che a volte è difficile vedere. Legata agli ambienti agricoli da quando l’uomo ha iniziato a coltivare, negli ultimi decenni sta subendo una riduzione nel numero di coppie che vengono a riprodursi in Italia.

Le GEV del Parco hanno intrapreso un censimento della popolazione locale di rondini ed altri uccelli simili come il rondone (Apus apus) o il balestruccio (Delichon urbicum) per valutarne la consistenza e individuare quali siano le zone preferite da questi animali.

Per tanto, già da qualche settimana le Guardie abbinano all’ordinaria vigilanza di sentieri e boschi la visita a cascine e casali, cercando sempre di interagire con i proprietari e gli abitanti. Durante queste visite annotano la presenza di nidi e se siano abitati, arrivando ove possibile a stimare la presenza ed il numero di pulcini.

I dati (tra cui ci sono la posizione georeferenziata e la foto del nido, ma nessuna immagine dell’edificio o del circondario) vengono poi convogliati sulla piattaforma dell’app iNaturalist, utilizzata da appassionati e ricercatori di tutto il mondo.

Maggiori informazioni su iNaturalist: https://www.youtube.com/watch?v=ndpzt7MFo0Q

Guida al riconoscimento di rondini, balestrucci, rondoni ed altri uccelli, a cura del Parco Oglio Sud


Ci sono due possibilità per chi vuole contribuire:

  • contattare le GEV e comunicare la presenza di nidi (abitati o disabitati), indicando la facilità di avvicinamento;
  • raccogliere attivamente i dati tramite l’app iNaturalist, aggiungendoli al progetto “Rondini PANE”.

In entrambi i casi è richiesto di compilare il modulo a questo indirizzo:

https://forms.gle/emiPgkEQunUuFDxA9


Per maggiori informazioni: GEV@parcoagricolonordest.it