IL PROGETTO

Il progetto “Natura vagante”, cofinanziato da Fondazione Cariplo sul bando Capitale Naturale 2018, si è sviluppato tra il 2019 e il 2022.

E’ un progetto molto articolato e variegato, con un quadro economico complessivo di € 1.246.000,00 circa, per € 830.000,00 coperti da Fondazione Cariplo, € 4.000,00 dal Parco Regionale Adda Nord e per la restante parte dai partner di progetto. Il Parco Agricolo Nord Est lo ha finanziato con 115.370 euro.

PASTORIZIA E AMBIENTE

Il filo conduttore del progetto è la riconnessione ecologica lungo l’asta dei fiumi Adda, Brembo e Molgora-Rio Vallone, ultimo corridoio rimasto aperto attraverso un territorio ormai quasi impermeabile alla percorribilità a piedi.

Chiave del progetto è la valorizzazione della pastorizia ovina transumante, attività ancora esistente anche se poco conosciuta che, per sopravvivere, necessita di percorrere a piedi e con gli animali il territorio, dalla pianura alla montagna e viceversa.

La stessa necessità è della fauna selvatica: garantire l’esistenza di corridoi percorribili dai greggi transumanti garantirebbe quindi anche i naturali spostamenti della fauna selvatica.

Riapertura di vie di transumanza come corridoi ecologici, quindi, ma anche come vie di valorizzazione culturale e ambientale di un territorio che pare avere dimenticato il valore del proprio capitale naturale.

Parchi, pastori, comuni, associazioni ed enti di ricerca cooperano per la valorizzazione di questo capitale verde.

Foto di G. Mocchi

AZIONI SPECIFICHE DEL PROGETTO NEL PARCO AGRICOLO NORD EST

Nel Parco Agricolo Nord Est sono previsti i seguenti lavori di riqualificazione ambientale:

1.Rinaturalizzazione di un bosco di conifere in comune di Ornago:

Verrà riqualificata un’area di circa 9 ettari attraverso la RINATURALIZZAZIONE DEL BOSCO, per una superficie complessiva di circa 6 ettari, operando un intervento di sostituzione delle specie alloctone con altre ecologicamente coerenti con il contesto locale. Inoltre verrà MESSA IN SICUREZZA con la rimozione di alberi pericolosi (morti o deperiti) in prossimità della rete viaria interna.

Verrà fatto un taglio del Prunus serotina, specie alloctona invasiva presente nell’area, con RIMOZIONE di tutti gli esemplari presenti.

Obiettivo: Il progetto è coerente con la previsione pianificatoria di attuazione del corridoio ecologico sia regionale che provinciale.

Stato della situazione: l’azione si è conclusa a gennaio 2023 con il taglio delle piante pericolanti, che in alcuni casi sono state abbattute e lasciate a terra per creare biomassa, e la messa a dimora di nuove piante.

2. Un nuovo rimboschimento a Bellusco:

Verrà realizzato un NUOVO BOSCO di circa mq 5.600 di NUOVO BOSCO completo di impianto irriguo in continuità con interventi già realizzati dal Parco nell’ambito del Progetto A.P.R.I.R.E. (Azioni Per il Rafforzamento Integrato della Rete Ecologica).

Obiettivo: favorire insediamento e diffusione di chirotteri e altri piccoli mammiferi degli habitat nemorali.

Stato della situazione: azione conclusa a gennaio-febbraio 2020. Attualmente vengono mantenute le cure colturali necessario all’attecchimento delle piante.

3. Miglioramento ecologico di aree agricole lungo il Rio Vallone nel territorio di Bellusco:

Verranno realizzate 3 NUOVE AREE UMIDE per una superficie complessiva di circa mq 1.000, una nuova AREA BOSCATA per una superficie complessiva di circa mq 4.000, 1 km di SIEPI E FILARI MULTIPLI.

Obiettivo: favorire insediamento e diffusione di chirotteri, anfibi (tritone, rana di lataste) e specie ornitiche degli spazi aperti.

Stato della situazione: azione progettata, in corso l’acquisizione delle aree (aggiornamento dicembre 2023)



Averla piccola (Lanius collurio) , Foto di C. Crespi

4. Miglioramento ecologico di aree prative sulla ex discarica CEM di Cavenago B.za: Saranno costituiti circa 6 ettari di PRATO STABILE polifita da fiorume autoctono, a ripristino delle zone in cui viene asportato il manto erboso per le operazioni abituali di impermeabilizzazione della discarica. Il manto erboso del ripristino ambientale sarà di origine autoctona ed ecologicamente coerente con gli habitat prativi di maggior pregio ecologico reperibili nell’area del PLIS.

Obiettivo: favorire la presenza di lepidotteri ropaloceri (farfalle diurne).

Stato della situazione: azione conclusa a novembre 2020. L’azione proseguirà con i monitoraggi faunistici e floristici per comprendere l’efficacia dell’intervento.

Le aree oggetto di intervento

A chiusura del progetto i Partner hanno presentato i temi affrontati ed i risultati raggiunti, con l’obiettivo di disseminare e moltiplicare gli effetti ottenuti: la pagina dedicata al convengo di chiusura intitolato “Sulle tracce della NATURA VAGANTE” è visitabile qui.