I pesci, principalmente cavedani (Squalius cephalus), che fino a qualche anno fa si rinvenivano solo in un breve tratto del torrente Molgoretta, grazie al completamento del collettamento degli scarichi fognari urbani, sono tornati a popolare anche la Molgora.

Invece i pesci presenti in stagni e foppe del Parco sono dovuti all’introduzione umana e stanno creando forti problematiche alla sopravvivenza delle altre specie presenti, in particolare degli anfibi, le cui uova vengono predate.